PiùCheese, anzi molto di più, è atmosfera e tempo che si ferma

Il 23 gennaio scorso entravo per la prima volta in un piccolo locale a Pesaro. Pochi giorni prima avevo notato un post su Facebook, che promuoveva una cena con abbinamento cibo vino, “Tra i Colli Maceratesi”. In linea con l’ obiettivo del nuovo anno appena iniziato. Partecipare a più occasioni possibili, per conoscere nuovi ristoranti, enoteche e cantine. Non ho esitato a prenotare per due. Quella sera i vini Cantine Saputi sarebbero stati i protagonisti di una serata in una realtà, PiùCheese, che si definisce “Bottega e Cantina con Sofà”

Dire o non dire, postare o non postare, cosa dire o postare, sono dubbi di questo periodo, in cui, più che in altri, ci si chiede come comunicare il vino (e non solo).

Comunicare è innato per ciascuno di noi. Tutti comunichiamo, semplicemente con il nostro sguardo e il nostro modo di porci. Se pensiamo alla comunicazione però la colleghiamo subito alle parole, che ci permettono di esprimerci e di raccontarci. Le stesse che spesso non troviamo, che non ci sembrano giuste o appropriate, soprattutto nei momenti difficili come questo in cui non possiamo incontrarci. Credo che nelle ultime settimane la maggior parte di noi si sia trovato in questa situazione e forse lo è ancora adesso. Un discorso ampio e complesso, che può riguardare tutti i campi, ma che oggi voglio circoscrivere a quello che qui è il protagonista, al vino!

92/100, 75/100, 86/100. Spesso le degustazioni  di vino si concludono con un voto. In centesimi, ma anche in decimi o in ventesimi. A questi numeri si aggiungono giudizi in simboli, stelle, calici o grappoli. Di frequente le cantine condividono su siti e social i riconoscimenti ottenuti dai loro vini, accompagnati dai punteggi della tal guida o del tal critico. Ognuno secondo le proprie modalità.  Allo stesso tempo sentiamo parlare di vini armonici, fini, eleganti, equilibrati e freschi. Di tannini setosi e ben integrati o presenti e aggressivi, di morbidezza, polialcoli, aromaticità e persistenza.

Ci siamo quasi, Pasqua si sta avvicinando e se di solito era l’ occasione per un pranzo fuori, il primo aperitivo all’ aperto o un pic nic, questa Pasqua 2020 la passeremo a casa. Sappiamo tutti i problemi che questo comporterà per molti settori, turismo e ristorazione soprattutto. Qui a Riccione dove Pasqua rappresenta la prima prova d’ estate, la preoccupazione si percepisce forte e chiara. Per questo oggi voglio farvi conoscere alcune iniziative di aziende della mia zona, che si sono organizzate, come altre in Italia, per raggiungerci nelle nostre case.

L’ hashtag #iobevoacasa spopola, associato

ATTENZIONE : le modalità di abbonamento sono cambiate da quando Sommelier Wine Box ha cambiato sito e tutto quello che racconterò nell’ articolo si riferisce alle precedenti condizioni. Il mio abbonamento a rinnovo automatico senza scadenza è stato interrotto senza preavviso e non avendo apprezzato com’ è stata gestita la situazione non ne ho sottoscritto un altro. Trovate comunque tutte le informazioni sugli abbonamenti nel nuovo sito.

Da luglio a marzo, dai Vini delle Sabbie alle Grande Donne del Vino, dalla tappa #16 alla tappa #23. Così è iniziato il mio viaggio con Sommelier Wine Box, giovane realtà che propone un percorso nell’ Italia del vino, suddiviso per tematiche. In alcuni casi coincidono con una zona specifica, come nella box dedicata al Cilento, altre volte si spazia tra le regioni e le tipologie. Le bottiglie inserite

Le donne e il vino. Un rapporto spesso difficile, quanto perfetto. La sensibilità e l’ attenzione femminili, possono essere la chiave o il quid in più, nel raccontare e perché no, nel creare il vino. Come ho detto fin dalla mia presentazione, sarà sempre un piacere per me cercare, scoprire e presentarvi realtà in cui le donne siano protagoniste. Donne con personalità, che vogliono mettere tutte loro stesse in un progetto, con impegno, dedizione e serietà.

Da tempo ormai seguo le sorelle Benazzoli, la nuova generazione di viticoltori della cantina Benazzoli di Pastrengo. Siamo in Veneto, nella zona di Bardolino, a due passi dal Lago di Garda e dalla Valpolicella. La loro produzione infatti si

Annullato, Sospeso, Rimandato, sono tutte espressioni, che hanno accompagnato gli eventi più o meno importanti in programma da febbraio ad aprile, legati al vino e non.

Sono due settimane che la situazione è degenerata. Nell’ immediato l’ incertezza era data dal non capire bene la situazione e portava a chiedersi se partecipare o meno ad eventi per cui già ci si era organizzati. Una scelta personale, dove il dubbio rischiava di confinarci tra gli esagerati, eccessivamente prudenti, anzi, paurosi.