Come viaggiare tra vigne e cantine rispettando l’ambiente con scelte sostenibili, che riducono l’impatto ambientale dell’enoturismo 

Tra febbraio e marzo ci siamo immersi nel mondo della sostenibilità, con eventi come Slow Wine Fair e Vinifera, dove il concetto di rispetto per l’ambiente si è allargato oltre il vino, toccando artigianato, cosmesi naturale e alternative vegetali alimentari. Con aprile e le tante festività imminenti – Pasqua, 25 aprile e 1° maggio – è il momento ideale per parlare di enoturismo sostenibile. 

Come possiamo vivere esperienze enogastronomiche autentiche, riducendo il nostro impatto ambientale? Quali sono le buone pratiche per turisti, cantine e strutture? 

Ecco una guida pratica sui benefici, le sfide e i consigli per un turismo del vino più responsabile, con azioni che possiamo mettere in atto nel nostro quotidiano. Vigneti biologici Cantina Elio Savelli

Enoturismo e sostenibilità: uno sguardo ai dati 

Negli ultimi anni l’interesse per l’enoturismo sostenibile è cresciuto notevolmente. La sostenibilità ormai è centrale nella lotta al cambiamento climatico. In particolare i giovani viaggiatori si dimostrano sensibili alla sostenibilità e con il loro esempio influenzano anche le generazioni meno inclini al cambiamento.  

Secondo la recente indagine del Movimento Turismo del Vino e dal CESEO Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università Lumsa, che ha coinvolto 237 cantine socie del MTV, l’enoturismo ha registrato un aumento del fatturato del 53% (a doppia cifra per il 24% delle cantine), sebbene l’81% delle cantine segnali un aumento dei costi.  

L’enoturismo è sostenibile quando raggiunge gli obiettivi dell’enoturismo e allo stesso tempo genera benefici a comunità, economia e ambiente. Migliora così l’attrattività delle destinazioni e valorizza il patrimonio enogastronomico, creando ricchezza e nuove opportunità, con un approccio carbon neutral. 

Molte cantine stanno adottando pratiche sostenibili, come la viticoltura biologica o biodinamica, il recupero delle acque, l’uso di energia rinnovabile e la riduzione dell’impronta carbonica.

Abbiamo già visto con la Call to Action di Slow Wine come la scelta di alleggerire le bottiglie di vino possa fare la differenza. 

Il report del MTV evidenzia un 43% delle aziende biologico e un 38%  che rispetta standard sostenibili, a fronte di un 19,8% di biologico sull’intera Superficie Agricola Italiana (fonte Fondazione Metes).

Inoltre, il 26% delle cantine è dotato di stazioni di ricarica per auto elettriche. Vigneto biologico Bella Luce Cantina Elio Savelli

Una nuova direzione

Anche iniziative istituzionali favoriscono la transizione sostenibile e aiutano cantine e strutture a intraprendere questa nuova direzione.

Il “Piano Nazionale di Sostegno al Settore Vitivinicolo”, promosso dal Ministero dell’Agricoltura nel contesto della PAC (Politica Agricola Comune), migliora competitività, sostenibilità e qualità dei prodotti del settore vitivinicolo italiano, incentivando la conversione ecologica.  

Il progetto “VIVA – La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia”, promosso dal Ministero dell’Ambiente, dal 2011 offre opportunità sul mercato internazionale, fornendo alle aziende strumenti scientifici per misurare e migliorare le proprie performance ambientali in termini di aria, acqua, vigneto e territorio. 

Benefici e sfide dell’enoturismo sostenibile 

L’enoturismo sostenibile è un’opportunità per valorizzare il territorio e attrarre visitatori attenti alla sostenibilità, con esperienze mirate. Cantine, agriturismi e wine resort possono fare la differenza con scelte mirate, dalla vigna alla gestione dell’ospitalità. 

Raccontare queste scelte è fondamentale per avvicinare chi sta cercando realtà con questa sensibilità e proporre alternative a tutti. Così come evidenziarle in loco per informare e sensibilizzare. 

Questo porterà anche i turisti a condividere spontaneamente queste scelte contribuendo a valorizzarle e a dare visibilità a chi ha scelto di investire in questa direzione. 

Direzione dai tanti benefici e dalle tante sfide. Vediamone alcuni. Cantina biologica Tenuta Santi Giacomo e Filippo

I benefici 

  • riduzione dell’impatto ambientale: meno emissioni, meno sprechi, più biodiversità 
  • risparmio economico a lungo termine: minori costi operativi nel tempo grazie a un’ottimizzazione delle risorse 
  • esperienze più autentiche: il turismo sostenibile valorizza i territori e le produzioni locali 
  • maggiore attrattività per i visitatori consapevoli: le cantine eco-friendly sono sempre più richieste e raccontate dai visitatori 
  • stile di vita più sano: scelte più sostenibili e un approccio più rispettoso della natura si rilette su benessere e alimentazione 

Le sfide 

  • costi iniziali elevati per le cantine: la conversione a un modello sostenibile richiede investimenti 
  • costi maggiori per i visitatori: spesso le soluzioni più sostenibili possono risultare più costose 
  • minor profitto: seguire i propri valori sostenibili può comportare rinunce economiche nel breve periodo 
  • educazione del pubblico: molti turisti ancora non sono sensibili all’importanza di pratiche sostenibili, non percepiscono la sostenibilità come un valore e vanno educati
  • difficoltà nei trasporti: raggiungere le cantine senza auto spesso è complesso e, usandola, si abbassa la sostenibilità dell’esperienza. 

Orto Blumenhotel San Michele AppianoVademecum per un enoturismo sostenibile 

L’impegno per un turismo sostenibile dev’essere condiviso tra operatori e visitatori.  

Ecco alcuni consigli pratici.  

Per i turisti del vino:

  1. scegliere cantine che seguono pratiche sostenibili, certificate e non
  2. scegliere strutture ricettive attente alla sostenibilità, con produzione propria, materie prime a km 0 e/o proposte vegetali
  3. preferire il trasporto pubblico o condiviso per ridurre l’impatto o pianificare visite diverse vicine alla destinazione, ottimizzando così gli spostamenti in macchina
  4. partecipare a esperienze che valorizzino tradizione locale e biodiversità 
  5. ridurre al massimo gli sprechi  

Per le cantine e le strutture ricettive: 

  1. adottare pratiche sostenibili come biologico, biodinamico, permacultura 
  2. ottimizzare la gestione di acqua, energia e materie prime 
  3. offrire esperienze eco-friendly dalle attività in vigna ai laboratori creativi sostenibili 
  4. comunicare le proprie scelte green per sensibilizzare i visitatori 
  5. promuovere alternative all’auto privata incentivando l’uso del trasporto locale e delle biciclette 

Giardino Blumenhotel San Michele AppianoUn vero enoturismo più sostenibile 

L’enoturismo sostenibile è la chiave per preservare i territori vitivinicoli e creare nuove opportunità.

Con il contributo di turisti, produttori, investitori e istituzioni, il turismo del vino può diventare un modello di sviluppo positivo per l’ambiente e la comunità. 

La prossima settimana scopriremo alcune destinazioni e cantine, per le festività imminenti. Chissà quante già offrono esperienze enoturistiche all’insegna della sostenibilità.  

Se avete già provato esperienze di enoturismo sostenibile, raccontamele nei commenti! 

Per continuare insieme il viaggio nel mondo del vino sostenibile, leggete anche: 

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A presto   

Lara – In vino venustas

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