I Festival non sono l’ occasione migliore per scoprire le cantine nella massima calma, ma allo stesso tempo creano un’ atmosfera unica; per questo lo scorso settembre ho deciso di partecipare al Festival Franciacorta come primo approccio a questa realtà speciale. Il Franciacorta infatti è un vino, ma anche un metodo di produzione e una zona, che spesso divide. Chi lo ama e chi lo odia. Il confronto con gli Spumanti Metodo Classico e con gli Champagne è sempre in agguato, come le critiche ai vigneti posizionati in ogni dove.

Personalmente sono rimasta piacevolmente colpita. Una zona della Lombardia in provincia di Brescia, divisa in 19 comuni a sud  del Lago d’ Iseo,  caratterizzata da colline, a cui il fiume Oglio e le Alpi Retiche fanno da confini.  Le vigne sono onnipresenti e le cantine sono davvero tante, dalle storiche alle più recenti. Tutto è curato e si respira benessere. Per riuscire ad organizzare al meglio i tempi, ho cercato di selezionare realtà che mi interessavano, le cui visite e degustazioni si susseguissero con i giusti tempi.

Contadi Castaldi è stata la prima tappa, sabato mattina, ed anche la visita con la spiegazione più dettagliata. Una panoramica sulla Franciacorta, sulla formazione glaciale che la contraddistingue e un approfondimento sulle fasi di produzione, con un focus sul percorso dell’ azienda. A conclusione una degustazione nell’ incantevole spazio esterno, organizzato con musica e food track, aperto a tutti per l’ intera durata del Festival. Molto rilassante l’ atmosfera all’ ora di pranzo, quando i presenti erano solo i partecipanti alla visita. Una splendida giornata di sole ha reso perfetto questo inizio.

Contadi Castaldi Franciacorta Cantina Contadi Castaldi Franciacorta Spazio esterno Contadi Castaldi Festival Franciacorta 2019Il relax è continuato da Tenuta Montenisa Marchese Antinori. Realtà recente della storica azienda Antinori, che nel 1999 ha incontrato la storia dei Conti Maggi e ha dato il via alla produzione in Franciacorta. Interni affrescati ed arredi eleganti, hanno fatto da cornice ad una degustazione coi fiocchi, resa forse meno tecnica dalla presenza di un gruppo di amici, che ha contribuito però a distinguerla per convivialità. Cuvée Royale e Donna Cora Satèn i due vini in assaggio.Tenuta Montenisa Marchese Antinori Franciacorta

Tenuta Montenisa Marchese Antinori Franciacorta Degustazione vini Tenuta Montenisa Marchese Antinori Franciacorta La nostra giornata si è poi conclusa da Ferghettina, dove si sono unite più dimensioni. Una visita dettagliata, in cui abbiamo scoperto la storia della cantina e delle sue uniche bottiglie a base quadrata, brevetto dell’ azienda, che permettono una maggiore superficie di contatto vino/lieviti durante l’ affinamento.

Un passaggio nell’ archivio davvero suggestivo, per poi arrivare all’ esterno, dove punti food and beverage si alternavano a postazioni sull’ erba, per degustare e chiacchierare. Un tocco di colore dato da un’ esposizione, ha arricchito una location  già incantevole.

Bottiglia a base quadrata brevetto FerghettinaArchivio Cantina Ferghettina Franciacorta Calice Ferghettina Rosé Festival Franciacorta 2019Il secondo e ultimo giorno è iniziato per noi da Mosnel, una delle prime aziende che ho iniziato a seguire su Instagram. Scoperta grazie ad un contatto da parte di Lucia Barzanò, responsabile marketing, nonchè alla guida dell’ azienda di famiglia con il fratello Giulio, che ho avuto il piacere di conoscere proprio quella mattina. Anche qui una visita nelle varie zone della cantina guidati dall’ enologo, che non ha risparmiato qualche informazione più tecnica.

Nuovo vitigno di Erbamat, entrato nel Disciplinare il 1 agosto 2017, di cui scopriremo i frutti nelle prossime annate. A seguire la mia prima masterclass, come già vi ho accennato, alla scoperta delle diverse annate di Parosè. Un buffet e qualche acquisto al wine shop hanno concluso la nostra tappa. Iniziativa molto carina la gara di orienteering tra le vigne, che si è svolta contemporaneamente alla nostra visita e ha coinvolto persone di tutte le età.Mosnel Franciacorta

Cantina Mosnel Franciacorta Ora di pranzo trascorsa nella cantina Bosio, di cui avevo avuto fatto alcuni assaggi a Cervia in Bolla pochi giorni prima. Qui il focus è stato l’ abbinamento cibo vino, con la pizza gourmet abbinata ai vini in degustazione. Visita un po’ meno approfondita delle altre, ma sempre piacevole. Se volete organizzare qualcosa di simile, tenete sempre per prime le cantine che vi interessano di più.

Con il susseguirsi delle visite infatti, può capitare che manchi la freschezza iniziale o che ci sia la tendenza a non ripetere informazioni generali, probabilmente già apprese in altre cantine, ma di cui a mio avviso è sempre interessante cogliere la versione di ciascuna azienda.

Cantina Bosio Franciacorta Wine Shop Bosio Franciacorta Festival 2019Abbinamento Bosio Franciacorta e pizza gourmet Festival Franciacorta 2019Realtà completamente diversa dalle precedenti quella di Colline della Stella. Cantina recente, più piccola e con meno mezzi ma un concept unico. Andrea Arici infatti, titolare dell’ azienda, produce solo Dosaggio zero. I suoi Franciacorta quindi non hanno aggiunta di sciroppo di dosaggio, o liqueur d’ expedition, mix segreto delle aziende, composto da vino, zucchero e distillati, che modifica la quantità di zucchero residuo del prodotto.

I vini di Andrea sono vera espressione del territorio, dei vigneti terrazzati di Gussago, estremità settentrionale della Franciacorta.   È stato lui stesso a presentarci la sua cantina e a mostrarcela fino alla degustazione finale dei suoi prodotti. Anche in questo caso si è creato un inaspettato momento di convivialità, avendo trovato una coppia di Sommelier AIS affettivamente legati alle Marche. Una dimensione più piccola e familiare, ma con una produzione che merita di essere approfondita e che porterà Andrea e la sua famiglia a continuare un’ inevitabile crescita.

Colline della Stella Andrea Arici Gussago Andrea Arici racconta i suoi vini al Festival Franciacorta 2019Vini Dosaggio Zero Andrea Arici Colline della StellaTappa conclusiva del nostro primo Festival Franciacorta, Villa Crespia. Anche qui il territorio è fondamentale. Infatti la cantina propone sei diversi vini che rappresentano sei diversi territori.

Quello che colpisce di Villa Crespia sono gli spazi, le altezze e la modernità. Nonostante già sia ricca di attrezzature e mezzi all’ avanguardia, molte zone ancora da sfruttare riconducono ad un progetto notevole di questa cantina. Anche in questo caso è stato l’ enologo a guidarci e l’ ha fatto in modo impeccabile, nonostante l’ orario e il secondo giorno.

Villa Crespia Franciacorta Interno Cantina Villa Crespia Franciacorta Tutto curato e al passo con i tempi, anche per quanto riguarda l’ impegno social. Anch’ io ho scoperto da Instagram Villa Crespia, con il lancio del nuovo millesimato Millè, che nel nome si rifà alla sua tipologia, ma anche ai millennials e ho voluto approfondirla per capire se c’era davvero sostanza o se era solo un progetto come altri, più attento alla forma. Devo dire che è stata una bellissima sorpresa, tanto che vorrò degustare anche gli altri loro vini.

Una chicca il giropallet in funzione, che avrei voluto vedere mentre cercavo di immaginarlo studiandolo sui libri. Bello anche trovare un forte richiamo all’ importanza dei terreni in cantina.

Giropallet Villa Crespia FranciacortaI 6 terreni da cui nascono 6 vini Villa Crespia  Dettaglio 6 terreni da cui nascono 6 vini Villa CrespiaAnche qui la degustazione è stata incentrata sull’ abbinamento cibo vino. Due infatti le proposte, o solo degustazione, o degustazione in abbinamento ad un’ insalatina di pesce di lago, creata appositamente da un ristorante della zona.

Cantine diverse, con proposte diverse e ancche approcci diversi, ma in tutte l’ accoglienza è stata attenta e la permanenza piacevole. Non nego che appena concluso il weekend ero già con il pensiero all’ organizzazione di un prossimo. Tante infatti sono le cantine che vorrei visitare.

Per citarne alcune Monterossa, Arcari e Danesi, La Valle, Cavalleri, Ricci Curbastro, Uberti e magari, non in occasione del Festival, anche le più note come Ca’ del Bosco e Berlucchi, decisamente prese d’ assalto in questi momenti.

Una zona vitivinicola unica che merita di essere visitata, perchè al di là del gusto personale, caratterizza la produzione italiana. Sicuramente mi rivedrà più volte!

Lara In vino venustas Contadi Castaldi Festival Franciacorta 2019Una nota di merito all’ organizzazione del Festival, che coinvolge tutta l’ area con attività e iniziative. Il sito è stato pensato in maniera perfetta per permettere a chiunque di creare la propria esperienza personalizzata. I rimandi ai siti di ciascuna cantina e le specifiche ben chiare di orari e prezzi sono state dei dettagli che ho decisamente apprezzato, così come la tempestività nella risposta in caso di richiesta di informazioni.

Un grazie a tutte le realtà che ho visitato, per aver reso indimenticabile il mio primo Festival Franciacorta.

E voi, avete mai partecipato? Qual è la vostra cantina del cuore in zona?

Se avete curiosità o vi fa piacere un approfodimento su una di quelle che ho scelto in questa prima volta, fatemi sapere.

Intanto vi aspetto su Instagram, o se preferite su FB, in attesa di ritrovarvi per il prossimo articolo.

A presto

Lara

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